BIOGRAFIA
Una foto di Escher
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Un suo autoritratto
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Questo visionario artista olandese è nato il 17 giugno del 1898 a Leeuwarden (indicato nella pianta qui sopra) ultimo figlio dell'ingegnere idraulico George Arnold Escher e dalla moglie di quest'ultimo, Sarah Gleichman.
È conosciuto principalmente per le sue incisioni su legno, litografie e mezzetinte che tendono a presentare costruzioni impossibili, esplorazioni dell'infinito, tassellature del piano e dello spazio e motivi a geometrie interconnesse che cambiano gradualmente in forme via via differenti. Le opere di Escher sono molto amate dagli scienziati, logici, matematici e fisici che apprezzano il suo uso razionale di poliedri, distorsioni geometriche ed interpretazioni originali di concetti appartenenti alla scienza, sovente per ottenere effetti paradossali.
Nel 1903, la famiglia si spostò ad Arnhem, dove egli prese lezioni di carpenteria e pianoforte fino all'età di tredici anni.
Dal 1912 al 1918, frequentò la scuola secondaria; anche se eccelleva nel disegno (a questo periodo
si fanno risalire le sue prime incisioni) , i suoi voti erano generalmente bassi, e dovette ripetere la seconda classe. Più tardi, dal 1919, frequentò la Scuola di Architettura e Arti Decorative di Haarlem; studiò architettura per un breve periodo, quindi passò alle arti decorative, studiando sotto la guida di Samuel Jesserum de Mesquita, artista con cui sarebbe rimasto in contatto, fino agli inizi del 1944, quando la moglie e il figlio di de Mesquita vennero deportati e uccisi nei campi di concentramento. Nel1922, Escher, dopo aver ottenuto una certa esperienza nel disegno e in
particolare nell'incidere il legno, lasciò la scuola.
Nel 1922, un anno cruciale nella sua vita, Escher visitò l'Italia (Firenze, San Gimignano, Volterra, Siena, Ravello) cosa che gli dà modo di osservare i massimi capolavori del passato e di rimanere profondamente affascinato dall'inestimabile sequenza di capolavori che ha modo di ammirare. Qui ha l'ispirazione per numerosi schizzi paesaggistici.
Si reca anche in Spagna, rimanendo colpito dall'Alhambra, che trova particolarmente interessante per la sua "ricchezza ornamentale" e per "la prodigiosa complessità, nonché per la concezione matematica", riferendosi in particolare alla decorazione dei mosaici moreschi. In queste affermazioni si avvertono "in nuce", alcune caratteristiche che poi faranno da base e da sfondo teorico a molte sue produzioni, in considerazione anche del fatto che è proprio in Spagna che scopre la tecnica dei "disegni periodici", caratterizzati da una divisione regolare della superficie, una costante di certe sue illustrazioni che lo renderanno celebre ed inconfondibile, nonché simbolo di un'arte contaminata dal pensiero scientifico. Nello stesso anno, viene pubblicato un libretto di poesie di autori vari dal titolo "Fiori di Pasqua" che reca all'interno sue xilografie.
Viaggiò regolarmente in Italia anche negli anni seguenti, e fu qui, a Ravello, che nel 1923 incontrò per la prima volta Jetta Umiker, una giovane svizzera che sposò a Viareggio l’anno seguente. Evidentemente, l'Italia ha su di lui un effetto calmante e rilassante ma gli porta anche fortuna poiché non solo in questo periodo la sua produzione è ispirata alla natura ma ottiene anche un notevole successo con la sua prima mostra, allestita in una città italiana, Siena. Successivamente, le sue opere vengono conosciute anche all'estero, con mostre via via sempre più numerose (fino a quella organizzata nel suo Pese natale, l'Olanda). Decide quindi di stabilirsi definitivamente in Italia, comprando casa a Roma (e anche qui ha la fortuna di vedere una mostra a lui dedicata e successo di pubblico conseguente).
in quelli che egli stesso definirà «gli anni migliori della mia vita»; nel 1926 nasce il figlio George e nel 1930 il secondo figlio Arthur. Negli anni successivi viaggia sempre più frequentemente recandosi, per esempio, in Tunisia o visitando gli Abruzzi, la Calabria, la Sicilia e la Campania località che gli forniranno interessalti soggetti per alcune opere.
Diventa membro dell'associazione di artisti "De Grafische" e, nel 1932, del "Pulchri Studio". Nel 1932 viene pubblicato "XXIV Emblemata dat zijn zinnebeelden" con xilografie di Escher.
Nel 1934 tutte le sue opere vennero accolte favorevolmente alla Exhibition of Contemporary Prints, Century of Progress, a Chicago.
Nel 1935, a causa del clima politico sempre più pesante sotto la dittatura fascista, specialmente per i cittadini stranieri, si trasferisce con la famiglia a Château-d'Œx, in Svizzera, dove rimase per due anni.
Si trasferì successivamente a Ukkel, una piccola cittadina nei pressi di Bruxelles, in Belgio. Nel 1938, il 6 marzo, nasce il figlio Jan. D’ora in poi Escher si concentra sulle immagini interiori tralasciando la rappresentazione della natura. In seguito, definì questo anno come quello in cui maturò la svolta della sua vita: " In Svizzera e in Belgio ho trovato molto meno interessanti sia i paesaggi che l'architettura rispetto a ciò che avevo visto nel Sud Italia. Mi sono così sentito spinto ad allontanarmi sempre di più dall'illustrazione più o meno diretta e realistica della realtà circostante. Non vi è dubbio che queste particolari circostanze sono state responsabili di aver portato alla luce le mie "visioni interiori".
La seconda guerra mondiale lo costrinse a spostarsi con la moglie un'ultima volta, nel gennaio 1941, a Baarn, in Olanda, dove visse fino al 1970.
La maggior parte dei disegni più famosi di Escher risalgono a questo periodo di tempo: il freddo, nuvoloso e umido clima olandese gli permise di concentrarsi interamente sul suo lavoro, con un'unica pausa nel 1962, a seguito di un intervento chirurgico. Dal 1948 Escher inizia invece una serie di conferenze sulla sua opera, solitamente in concomitanza di mostre personali.
Nel 1954 stabilisce un primo contatto con il mondo scientifico grazie alla sua esposizione al Museo Stedelijk di Amsterdam, che coincide con il Congresso internazionale dei matematici.. Nel 1955 il 30 aprile riceve una onorificenza reale.
Dopo tre anni viene pubblicato "Divisione regolare delle superfici",inoltre, sempre nel 1958, realizza la sua prima litografia dedicata alle sue celeberrime costruzioni impossibili : "Belvedere". Nel 1964 viaggiò in Canada, dove viene operato di urgenza. L'anno dopo ricevette il premio della Cultura della città di Hilversum. Venne pubblicato "Simmetry of aspects of M.C. Escher's Periodic Drawing " .
Si trasferì infine, nel 1970, a Laren, nell'Olanda settentrionale, nella casa di riposo per artisti Rosa-Spier, dove morì il 27 marzo 1972.
È conosciuto principalmente per le sue incisioni su legno, litografie e mezzetinte che tendono a presentare costruzioni impossibili, esplorazioni dell'infinito, tassellature del piano e dello spazio e motivi a geometrie interconnesse che cambiano gradualmente in forme via via differenti. Le opere di Escher sono molto amate dagli scienziati, logici, matematici e fisici che apprezzano il suo uso razionale di poliedri, distorsioni geometriche ed interpretazioni originali di concetti appartenenti alla scienza, sovente per ottenere effetti paradossali.
Nel 1903, la famiglia si spostò ad Arnhem, dove egli prese lezioni di carpenteria e pianoforte fino all'età di tredici anni.
Dal 1912 al 1918, frequentò la scuola secondaria; anche se eccelleva nel disegno (a questo periodo
si fanno risalire le sue prime incisioni) , i suoi voti erano generalmente bassi, e dovette ripetere la seconda classe. Più tardi, dal 1919, frequentò la Scuola di Architettura e Arti Decorative di Haarlem; studiò architettura per un breve periodo, quindi passò alle arti decorative, studiando sotto la guida di Samuel Jesserum de Mesquita, artista con cui sarebbe rimasto in contatto, fino agli inizi del 1944, quando la moglie e il figlio di de Mesquita vennero deportati e uccisi nei campi di concentramento. Nel1922, Escher, dopo aver ottenuto una certa esperienza nel disegno e in
particolare nell'incidere il legno, lasciò la scuola.
Nel 1922, un anno cruciale nella sua vita, Escher visitò l'Italia (Firenze, San Gimignano, Volterra, Siena, Ravello) cosa che gli dà modo di osservare i massimi capolavori del passato e di rimanere profondamente affascinato dall'inestimabile sequenza di capolavori che ha modo di ammirare. Qui ha l'ispirazione per numerosi schizzi paesaggistici.
Si reca anche in Spagna, rimanendo colpito dall'Alhambra, che trova particolarmente interessante per la sua "ricchezza ornamentale" e per "la prodigiosa complessità, nonché per la concezione matematica", riferendosi in particolare alla decorazione dei mosaici moreschi. In queste affermazioni si avvertono "in nuce", alcune caratteristiche che poi faranno da base e da sfondo teorico a molte sue produzioni, in considerazione anche del fatto che è proprio in Spagna che scopre la tecnica dei "disegni periodici", caratterizzati da una divisione regolare della superficie, una costante di certe sue illustrazioni che lo renderanno celebre ed inconfondibile, nonché simbolo di un'arte contaminata dal pensiero scientifico. Nello stesso anno, viene pubblicato un libretto di poesie di autori vari dal titolo "Fiori di Pasqua" che reca all'interno sue xilografie.
Viaggiò regolarmente in Italia anche negli anni seguenti, e fu qui, a Ravello, che nel 1923 incontrò per la prima volta Jetta Umiker, una giovane svizzera che sposò a Viareggio l’anno seguente. Evidentemente, l'Italia ha su di lui un effetto calmante e rilassante ma gli porta anche fortuna poiché non solo in questo periodo la sua produzione è ispirata alla natura ma ottiene anche un notevole successo con la sua prima mostra, allestita in una città italiana, Siena. Successivamente, le sue opere vengono conosciute anche all'estero, con mostre via via sempre più numerose (fino a quella organizzata nel suo Pese natale, l'Olanda). Decide quindi di stabilirsi definitivamente in Italia, comprando casa a Roma (e anche qui ha la fortuna di vedere una mostra a lui dedicata e successo di pubblico conseguente).
in quelli che egli stesso definirà «gli anni migliori della mia vita»; nel 1926 nasce il figlio George e nel 1930 il secondo figlio Arthur. Negli anni successivi viaggia sempre più frequentemente recandosi, per esempio, in Tunisia o visitando gli Abruzzi, la Calabria, la Sicilia e la Campania località che gli forniranno interessalti soggetti per alcune opere.
Diventa membro dell'associazione di artisti "De Grafische" e, nel 1932, del "Pulchri Studio". Nel 1932 viene pubblicato "XXIV Emblemata dat zijn zinnebeelden" con xilografie di Escher.
Nel 1934 tutte le sue opere vennero accolte favorevolmente alla Exhibition of Contemporary Prints, Century of Progress, a Chicago.
Nel 1935, a causa del clima politico sempre più pesante sotto la dittatura fascista, specialmente per i cittadini stranieri, si trasferisce con la famiglia a Château-d'Œx, in Svizzera, dove rimase per due anni.
Si trasferì successivamente a Ukkel, una piccola cittadina nei pressi di Bruxelles, in Belgio. Nel 1938, il 6 marzo, nasce il figlio Jan. D’ora in poi Escher si concentra sulle immagini interiori tralasciando la rappresentazione della natura. In seguito, definì questo anno come quello in cui maturò la svolta della sua vita: " In Svizzera e in Belgio ho trovato molto meno interessanti sia i paesaggi che l'architettura rispetto a ciò che avevo visto nel Sud Italia. Mi sono così sentito spinto ad allontanarmi sempre di più dall'illustrazione più o meno diretta e realistica della realtà circostante. Non vi è dubbio che queste particolari circostanze sono state responsabili di aver portato alla luce le mie "visioni interiori".
La seconda guerra mondiale lo costrinse a spostarsi con la moglie un'ultima volta, nel gennaio 1941, a Baarn, in Olanda, dove visse fino al 1970.
La maggior parte dei disegni più famosi di Escher risalgono a questo periodo di tempo: il freddo, nuvoloso e umido clima olandese gli permise di concentrarsi interamente sul suo lavoro, con un'unica pausa nel 1962, a seguito di un intervento chirurgico. Dal 1948 Escher inizia invece una serie di conferenze sulla sua opera, solitamente in concomitanza di mostre personali.
Nel 1954 stabilisce un primo contatto con il mondo scientifico grazie alla sua esposizione al Museo Stedelijk di Amsterdam, che coincide con il Congresso internazionale dei matematici.. Nel 1955 il 30 aprile riceve una onorificenza reale.
Dopo tre anni viene pubblicato "Divisione regolare delle superfici",inoltre, sempre nel 1958, realizza la sua prima litografia dedicata alle sue celeberrime costruzioni impossibili : "Belvedere". Nel 1964 viaggiò in Canada, dove viene operato di urgenza. L'anno dopo ricevette il premio della Cultura della città di Hilversum. Venne pubblicato "Simmetry of aspects of M.C. Escher's Periodic Drawing " .
Si trasferì infine, nel 1970, a Laren, nell'Olanda settentrionale, nella casa di riposo per artisti Rosa-Spier, dove morì il 27 marzo 1972.
Le sue opere grafiche sono celebri per l'uso fantasmagorico degli effetti ottici. Il campionario sviluppato da Escher contempla le sorprese più spettacolari che vanno da illusionistici paesaggi, prospettive invertite, costruzioni geometriche minuziosamente disegnate e altro ancora, frutto della sua inesauribile vena fantastica, che incantano e sconcertano.
Nelle opere di Escher, insomma, l'ambiguità visiva diventa ambiguità di significato, con la conseguenza che i concetti di positivo e negativo, corretto e scorretto sono intercambiabili. Traspaiono dall'opera e dalle invenzioni di questo artista i suoi molteplici interessi e le variegate fonti di ispirazione, che vanno dalla psicologia alla matematica, dalla poesia alla fantascienza. "La metamorfosi", realizzata nel 1940 rappresenta una sorta di riassunto delle sue opere. |
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